martedì 11 maggio 2010

Novità in accademia

Da oggi all interno del team Padowar è possibile allenarsi con i kettlebell seguiti da Michele Bovo, istruttore certificato RKC quì ritratto con Pavel Tsatsouline al termine dell'esame di certificazione durato 3 giorni.

Un particolare ringraziamento a Max della XTREMEFTS di padova per il supporto fornito.

venerdì 7 maggio 2010

Novità nel 'Federico Tisi Jiu Jitsu Network'

Sono molte le novità in arrivo per tutti gli affiliati al Federico Tisi Jiu Jitsu Network.

La prima è l'ufficializzazione dell'ormai consolidato rapporto tra il nostro Network e la Cross Gym di Milano per tutto quanto riguarda la preparazione atletica  in chiave funzionale, sotto la sapiente guida di Maurizio Maddaloni e Davide Garavaglia. In virtù di questa esperienza, tutti gli affiliati al Network potranno da oggi godere di un listino prezzi fortemente  preferenziale per quanto riguarda l'attività formativa in Cross Gym ed anche l'acquisto di attrezzature presso il sito www.functionalstore.it .

Un'altra bella novità è la collaborazione tra il nostro Network e la nuova marca di kimono ed  abbigliamento tecnico "Storm Kimonos".  Il nuovo distributore Europeo di questa nuova marca che farà presto parlare di sé per la qualità dei suoi prodotti, offrirà a tutte le accademie del nostro Network la possibilità di rifornirsi in tempi brevi e a prezzi di favore di tutta una serie di articoli di ottima qualità, dai tanto agognati kimono a pantaloncini , rash guards e via dicendo.

Il logo del network sta inoltre subendo un processo di restyling , al compimento del quale verrà dato il via alla produzione di una serie di articoli di merchandising , tra cui le tanto agognate toppe per kimono da abbinare a quelle delle singole accademie. Il tutto sarà sicuramente pronto per l'inizio della prossima stagione!

L'inserimento del Network nella Gracie Magazine Association ha già dato ottimi frutti , rifornendo della rivista  tutte le sedi che ne hanno fatto richiesta con il  primo numero arrivato di Aprile, e continuerà a farlo con l'arrivo dei prossimi numeri.

Verrà inoltre ufficializzata una sezione del blog denominata Network News, dove tutte le Accademie potranno  pubblicizzare le proprie iniziative e novità, quindi non esitate a mandare i vostri articoli annunci e recensioni via mail! 

Cresce il livello delle Accademie affiliate , cresce il Network!

giovedì 6 maggio 2010

Morgoth sempre più 'cattivo'

Chi s'è presentato in accademia lunedì magari qualche domanda se l'è fatta vedendo il buon Matteo 'Morgoth' conciato come un pirla...
Beh, s'è 'rotto' l'orecchio e la fasciatura era necessaria dopo l'operazione di drenaggio evacuativo cui è stato sottoposto.

In molti, nel mondo degli sport di contatto/combattimento dal rugby al judo passando per tutti gli sport di Grappling & co., considerano le orecchie a cavolfiore un segno di rispetto e dedizione da esibire con fierezza; tuttavia, aldilà dei significati estetici ed etici di cui le si voglia rivestire, le orecchie a cavolfiore rappresentano comunque e soprattutto un fastidioso e doloroso problema di salute per molti lottatori, dal professionista più smaliziato al novizio.

Cos'è un otoematoma?
Si tratta di un ematoma del padiglione auricolare, di solito localizzato nella metà superiore nello spazio virtuale che esiste tra pericondrio e cartilagine del padiglione. Solitamente è dovuto a traumi diretti o continue frizioni dell'orecchio esterno a direzione tangenziale.

L’otoematoma è una lesione dinamica: il sanguinamento continua fino a quando la pressione dell’ematoma eguaglia la pressione dell’arteria che lo ha provocato; nel momento in cui nuovi traumi causino un’ulteriore scollamento della cartilagine, il sanguinamento riprende. Una volta maturato, l’ematoma si trasforma in un seroma.
Senza trattamento la separazione fra pericondrio e cartilagine puo' addirittura condurre a necrosi della cartilagine qualora venisse compromessa la naturale irrorazione sanguigna del tessuto cartilagineo ma per lo più l’otoematoma evolve in fibrosi e contrazione che possono deformare l’orecchio (la famosa contrattura a cavolfiore). 

Cosa fare se l'orecchio si "rompe"?
Innanzitutto ci sono molteplici vie di affrontare un Otoematoma...e la cosa migliore è combinarle. 
  • Ghiaccio: il principe di tutti i trattamenti, da applicare fino a due tre giorni dall'insorgenza dell'otoematoma e SEMPRE dopo ogni allenamento effettuato in presenza della lesione. Da NON applicare per più di 10 min. consecutivi (pericolo di ustione da freddo alla pelle dell'orecchio). Esso favorisce il riassorbimento del versamento ematico tramite vasocostrizione e ostacola l'estendersi della lesione dopo l'allenamento.
  • Creme cortisoniche anti-infiammatorie (Gentalyn Beta, Localyn...etc), utili per sfiammare l'orecchio e attenuare il dolore. Le creme associate ad antibiotico sono ottime in caso di drenaggio dell'orecchio tramite puntura evacuativa, essendo l'orecchio poco vascolarizzato e propenso ad infettarsi. 
  • Creme epariniche (Hirudoid, Reparil, etc...), utili per evitare la formazione del coaugulo e la conseguente calcificazione. Da applicare SEMPRE, fino a guarigione completa, in associazione anche con creme cortisoniche e come coadiuvanti per il drenaggio dell'orecchio. 
  • Drenaggio evacuativo e bendaggio compressivo (tecniche da riservare a lesioni molto recenti in cui l’ematoma non si è ancora organizzato); negli otoematomi estesi o cronici (la maggior parte) sono da preferire le tecniche che prevedono un’incisione per permettere il drenaggio dell’ematoma e l’eliminazione della fibrina. In questo caso si consiglia sempre di rivolgersi ad uno specialista medico in quanto si tratta di un'operazione non scevra da complicanze. 
  • RIPOSO.
Rimane di fondamentale importanza NON trascurare il versamento, in quanto in assenza di trattamento esso può arrivare a calcificazione definitiva in circa 5-7 giorni, peggiorare ed estendersi con il sovrapporsi di ulteriori traumi. Inoltre calcificazioni estese, soprattutto a carico del canale uditivo, possono implicare importanti complicanze con otiti di origine infettiva e potenziale perdita parziale di funzionalità uditiva. Infatti gli otoematomi non devono essere trascurati, e vanno anzi trattati tempestivamente e con determinazione, al fine di impedire l'estendersi della raccolta ematica, ridurre la necrosi/calcificazione ed impedire l'infezione della raccolta ematica da parte di batteri patogeni esterni. 

N.B. Otoematomi ed infortuni vari vanno risolti SEMPRE sotto la supervisione di personale sanitario specializzato, in nessun modo questo articolo vuole o deve intendersi come materiale di divulgazione scientifica sanitaria. Se avete un problema di salute CONSULTATE il vostro medico di fiducia.